E Voi?

In Amore Liquido Bauman si parla di legami affettivi.
Il lettore, senza inutili preamboli, è immediatamente posto di fronte all’argomento, in maniera invero piuttosto cruda: i legami affettivi tra le persone sono fragili, anzi “liquidi”. Che vuol dire “liquidi”? La “fragilità” di un legame dà la sensazione che esso debba, prima o poi, irrimediabilmente frantumarsi, e quindi non tornare mai più come prima. Il termine “liquido”, invece, rende l’idea di legami che ondeggiano tra il desiderio di stabilità e sicurezza e, per contro, la paura di restare incastrati in cappi e legacci troppo stretti, cui dover, volenti o nolenti, sacrificare la propria personalità o la propria libertà, o ancora le proprie aspettative di vita.

Un “amore liquido” è un amore privo di legami troppo stretti, che possono quindi sciogliersi e riannodarsi a piacimento, senza conseguenze o responsabilità. Il desiderio di “liquidità” nelle relazioni è dovuto all’individualismo esasperato che ormai permea profondamente la nostra società, un individualismo che vuole solo appagamento, che non sopporta tensioni e frustrazioni.

Da qui, quelle che Bauman chiama relazioni part-time, la convivenza che prende il posto del matrimonio , la sostituzione della relazione con le relazioni che diventano singoli episodi emblema di quelle relazioni che tendono a dissiparsi e che sono appunto liquide.

Nel libro si parla anche di mondo virtuale che ha letteralmente inghiottito il mondo reale e ciò che viviamo è sempre una sorta di inganno simbolico."la prossimità che non richiede più vicinanza fisica; ma la vicinanza fisica non determina più la prossimità".

Tralasciando quelli che sono i pensieri di Bauman che mi hanno dato solo uno spunto(e che si possono condividere o meno)
quello che voglio chiedervi è questo:
Pensate che, in qualche modo, la tecnologia e tutti i prodotti che si porta dietro abbiano in qualche modo intaccato o modificato quelli che sono i rapporti interpersonali/sociali/relazionali?